Testing of IO1 & IO2

La sperimentazione implementata in Italia, attraverso il progetto Schola, ha consentito di validare, in modo empirico e oggettivo, i possibili effetti di sviluppo che potrebbero derivare dalla partecipazione ad un'esperienza di volontariato. L'idea è che sia possibile, oltre alle competenze, misurare alcuni aspetti personali che sono interconnessi con il guadagno in termini di competenze. Si ritiene, inoltre, che le esperienze nel volontariato possano promuovere nei soggetti non solo nuove competenze ma anche alcune dimensioni personali fondamentali per il buon funzionamento del soggetto stesso – all'esterno e all'interno della scuola –  come la resilienza, il coping, la motivazione e l’autoefficacia. In collaborazione con il Liceo Pieralli di Perugia e con l’Associazione LaAV (Letture ad alta voce) il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell’Università di Perugia ha strutturato una fase di preparazione/formazione rivolta a insegnanti e studenti prima dell’esperienza di volontariato vera e propria. La sperimentazione prevedeva anche la presenza di un gruppo di controllo, costituito da altre classi dello stesso Liceo che facevano la normale esperienza di alternanza.

Dopo la fase preparatoria gli studenti hanno effettuato la loro esperienza di alternanza insieme ai volontari LaAV cimentandosi nella lettura ad alta voce per bambini (appartenenti alle famiglie delle zone del terremoto), anziani, coetanei. 

 

Sono stati somministrati prima e dopo l’esperienza di volontariato i seguenti test:

  1. RPQ (Resilience Process Questionnaire): è uno strumento di misurazione della resilienza, ovvero la capacità del soggetto di superare un trauma e, se possibile, di utilizzare aspetti positivi come fattori di crescita individuali.
  2. COPE: un inventario sviluppato per valutare una vasta gamma di risposte di coping.
  3. AMOS: una batteria per la valutazione delle capacità di studio, gli stili cognitivi, le componenti emotive e motivazionali dell'apprendimento.
  4. Scala di valutazione dei bisogni, dei valori e dell'autofficacia:

- La “scala dell'autofficacia percepita nel lavoro” indaga la percezione di efficacia percepita dai soggetti nell’ambito lavorativo.

- La “scala dell'autofficacia percepita nel cercare lavoro” esamina la percezione di efficacia del soggetto nel cercare un lavoro.

- La “scala di percezione dell'autofficacia nella gestione di problemi complessi” indaga la percezione di efficacia degli individui rispetto alla gestione di problemi che hanno diversi livelli di complessità.

 

Questi test hanno lo scopo di rilevare le diverse dimensioni, sia prima che dopo il periodo di attività di volontariato, al fine di verificare non solo l’acquisizione di competenze da parte dei soggetti, ma anche l’eventuale sviluppo di dimensioni parallele di funzionamento altrettanto importanti.

 

Risultati:

Dimensioni incrementate con significatività statistica:

  • Brief cope: espressione (intesa come capacità di saper manifestare all’esterno i propri sentimenti);
    uso del supporto strumentale (cioè la tendenza a contare, in situazioni di difficoltà, su consigli e aiuto di altri).
  • Autoefficacia problemi complessi: fluidità relazionale (convinzioni che le persone hanno circa le proprie capacità di interagire e confrontarsi con gli altri; di dare e di chiedere aiuto, di mantenere buone relazioni con gli altri e di gestire i conflitti interpersonali).

Dimensioni che mostrano un trend di incremento positivo:

  • RPQ: reintegrazione con perdita o disfunzionale (decremento)
  • Autoefficacia percepita: maturità emotivatolleranza alla frustrazioneintegrazione relazionaledisponibilitàrelazionale e impegno
  • AMOS: teoria e fiducia nella propria intelligenza

Un percorso simile è stato implementato nella seconda annualità. 

Il progetto ed il percorso, nella seconda annualità, è stato inserito nel portale dell'alternanza scuola lavoro. L'idea è quella di fornire agli studenti che devono fare tale percorso, un metodo e un alternativa allo svolgimento dell'alternanza.

Sono state quindi erogate 80 ore di attività:

20 ore di formazione all'Università

60 ore di attività di volontariato

20 ore di formazione finale e documentazione delle attività in termini di competenze

Seminario finale